Le filiere non sono più lineari, ma circolari. Non esiste più un inizio e una fine. Ad esempio: il seme è l'inizio e le esigenze di mercato sono la fine? Oppure coincidono? E' la riflessione di Renzo Lazzarin, direttore marketing di Isi Sementi, incontrato in fiera a Madrid presso lo stand della casa sementiera di Fidenza (PR).
"Dobbiamo vedere la filiera in un modo nuovo - ha esordito Lazzarin - anche a seconda del proprio ambito operativo. Nel nostro caso, l'agricoltore è al centro di una filiera circolare, così come il consumatore lo è per chi vende il prodotto finito. Le esigenze del mercato devono essere assecondate e ogni anello deve cercare di fare cultura e trasmettere i propri valori agli altri attori della filiera".
La ricerca che Isi porta avanti segue questa filosofia ormai da diversi anni. "Non imponiamo progetti, ma costruiamo la ricerca insieme al mondo produttivo. La collaborazione deve essere totale per raggiungere l'obiettivo seguendo gli input della produzione, da un lato, e dei consumatori dall'altro. Il nostro ruolo è anche quello di trasmettere al mercato l'importanza di valorizzare le produzioni che si differenziano, che si elevano dalla massa delle commodities. Sapore, colore, consistenza sono tre dei parametri più importanti che ricerchiamo e che vogliamo far comprendere al consumatore".
A Madrid, Isi Sementi ha avuto un'ampia partecipazione e destato interesse. Per far conoscere la bontà dei prodotti frutto della sua ricerca genetica, l'azienda ha coinvolto un giovane chef che ha esaltato, con ricette semplici ma ricche di gusto e colori, le migliori caratteristiche del pomodoro e di altri ortaggi.
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