Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
A cura di Ottavio Cacioppo

Le ripercussioni negative dei cambiamenti climatici in actinidicoltura

In occasione della 37ma Mostra Agricola di Campoverde - Aprilia (provincia di Latina), che si è svolta dal 25 aprile al 1° maggio, ha avuto luogo il convegno Kiwitaly, incentrato sui temi del cambiamento climatico, delle ripercussioni negative in actinidicoltura e dei provvedimenti di difesa adottati dalla Cooperativa Apofruit, una delle prime associazioni actinidicole dell'Agro Pontino.

Alla mostra di Campoverde hanno aderito oltre 400 espositori italiani del comparto agricolo: meccanizzazione innovativa, ortoflorofrutticoltura, zootecnia, prodotti alimentari. Si sono inoltre svolti numerosi manifestazioni e convegni.

Cambiamenti climatici e ripercussioni negative in actinidicoltura
Negli ultimi anni è diminuito il freddo nella stagione invernale-autunnale ed è aumentato il caldo nella stagione primaverile-estive (fino a 40°C). Per esempio, in un anno, da gennaio del 2023 a febbraio del 2024, la temperatura media è aumentata di 1,52°C.

Le conseguenze negative sul ciclo biologico delle piante di actinidia sono:

- minori ore di freddo rispetto al fabbisogno del kiwi;
- non vengono rispettate le esigenze di temperature relative alle fasi fenologiche;
- aumento dell'evapotraspirazione;
- le piogge risultano avere subito cambiamenti rispetto al passato;
- venti impetuosi;
- grandinate primaverili;
- siccità;
- necessità di coperture di protezione (teloni di polietilene, reti differenziate, serre).

La diminuzione delle ore di freddo in autunno-inverno non soddisfano le esigenze del kiwi, che sono importanti per la maturazione delle gemme durante il riposo vegetativo. Occorrono 700-1000 e oltre ore di freddo in riferimento alla specie Actinidia chinensis o Deliziosa/varietà a polpa gialla o bicolore e verde alla temperatura sotto 7°C sopra lo zero.

Il rimedio consiste nell'utilizzo di prodotti che interrompono la dormienza. Nei primi anni di coltivazione si utilizzava il Dormez a base di idrogeno cianamidico, il quale però è stato vietato. Si possono utilizzare formulati come il Citokin o altri.

Le temperature alte in estate risultano dannose perché non si conciliano con quelle delle fasi fenologiche della maturazione dei frutti, dalle idonee 33°C alle dannose 40°C.

Le piogge torrenziali in primavera, durante la fioritura, dilavano il polline e riducono l'attività degli insetti impollinatori (api e altri) con il risultato di penalizzare quantitativamente la produzione.

I venti impetuosi danneggiano le piante e la produzione. Le grandinate in primavera estate danneggiano le piante e la produzione.

La siccità impone le riserve di acqua irrigua (realizzando impianti di purificazione delle acque reflue) e con l'irrigazione di precisione, riducendo le perdite che sono del 40-50%.

Si evidenzia che i cinesi hanno lanciato nel 2022 la varietà di kiwi "Riuyu" della specie Actinidia chinensis, che risulta molto resistente alla siccità e alle temperature anomale, con produzione elevate.

Considerazioni conclusive
L'epoca della coltivazione del kiwi, in pieno campo, senza coperture come insegnato dall'actinidicoltura neozelandese iniziata nel 1906, comporta rischi notevoli. La protezione dell'actinidieto con teloni di polietilene (che contrasta la batteriosi da PSA) protegge dalla pioggia torrenziale, oppure si può utilizzare la serra (costosa) che può creare il microclima idoneo alle esigenze del kiwi.

La Cooperativa Apofruit nella sede di Aprilia (provincia di Latina) ha 350 soci e commercializza 60.000 quintali di Hayward e una limitata quantità di kiwi a polpa gialla G3.

Alberto Andrea Grassi, direttore innovazioni e sviluppo Apofruit

Cambiamento climatico e misure intraprese da Apofruit con le nuove varietà che si stanno sperimentando
Alberto Andrea Grassi, direttore innovazioni e sviluppo Apofruit, per quanto riguarda il cambiamento climatico ha posto l'accento su quello che si sta facendo: contributi ai soci per coprire gli impianti con le varie tipologie di reti, gli impianti antigelo e ventole per il movimento dell'aria.

Per il problema della moria del kiwi, Grassi ha affermato che i fattori sono molteplici: dai drenaggi del terreno, ai sistemi di irrigazione di precisione per il risparmio idrico, ai portainnesto che stanno sperimentando: Grassi ha aggiunto che l'esperienza in campo va proseguita. Per quanto riguarda la siccità, purtroppo non si hanno molte soluzioni: come già detto, con l'irrigazione si cercano giusto di tamponare gli stress idrici.

Flavio Mangini, consigliere delegato Apofruit per il Centro Italia

Grassi ha poi descritto la nuova cultivar di kiwi Dulcis, in osservazione nei campi sperimentali da diversi anni. Dallo scorso hanno iniziato a realizzare numerosi actinidieti.

Flavio Mangini, consigliere delegato Apofruit per il Centro Italia, ha descritto l'importanza della cooperativa per gli associati anche quelli provenienti dalla Cooperativa VAEL che dal 2003 si è fusa con Apofruit. Sicuramente, ha aggiunto il delegato, con questa unione c'è stata una crescita della base sociale proprio per l'attenzione che la cooperativa dà con l'assistenza tecnica alle aziende e, non ultima, l'innovazione che ha portato ai soci.

Bibliografia
Ottavio Cacioppo - "L'Actinidicoltura di fronte alle sfide del cambiamento climatico e della moria del kiwi" - FreshPlaza 9 maggio 2023 - Kiwi Informa n. 7-9/2023.

Ottavio Cacioppo - "Il kiwi italiano nel 2023 - Prospettive alla luce del cambiamento climatico" - FreshPlaza 22 dicembre 2023 - Kiwi Informa n.10-12/2023.

Guglielmo Costa - "La densità di impianto e le tecniche colturali per ovviare ai problemi sollevati dal cambiamento climatico" - FreshPlaza 22 dicembre 2023 - Kiwi Informa n.10-12/2023.

Per maggiori informazioni:
Ottavio Cacioppo
[email protected]

Data di pubblicazione: